Web e Medicina
Tutti lo sappiamo, in rete ci sono innumerevoli siti e blogs che straripano di consigli e suggerimenti per la nostra salute. Alcuni sono anche ben costruiti, scientifici, convincenti. Altri molto meno.
Vien da pensare allora che il consiglio che manca sia solo quello di imparare a navigare “bene” , ovvero ad essere critici severi e, soprattutto, imparare a fermarsi. Già è difficile trovare il giusto riferimento anche per chi è del mestiere, poi ancora più delicato è utilizzarlo nel modo giusto. La medicina non è sempre una scienza esatta , qualcuno la definisce meglio come arte, qualcosa che deve dunque essere “interpretata” da un “artista” , possibilmente navigato su quel copione, uscito da tanti “allestimenti” diversi, capace di mettere del proprio per magnificare ed illuminare “quella battuta” che altri nemmeno notano.
Fuori dalla metafora teatrale ritengo che anche i migliori blog non possano che dare un frammento di verità disperso in tante voci confondenti. Non si può certo progettare il ponte di Messina tirando giù qualche formula da internet !!
Lo stesso vale per i consigli “della vicina di casa” : la sua personale esperienza, anche se la tenessimo come perfetta, non andrebbe oltre il singolo caso o pochi altri, dunque non può far testo. Conclusione: individuiamo un esperto onesto e rispettiamone la guida. Ancora una precisazione mi sembra doverosa, riguarda il significato delle statistiche che si incontrano ad ogni piè sospinto.
In medicina, contare su una possibilità (diagnostica o terapeutica) del 60% è già un buon affare, del 70% un ottimo affare , dell’ 80% è un’ occasione imperdibile, del 90% quasi un miracolo ! E di più è davvero improbabile poter sperare, quindi ne siamo felici. Ma anche solo quel 10% , statisticamente più che accettabile, è sicuramente inevitabile nei grandi numeri, e per quello non potremo fare nulla più che esercitare un umano conforto, un atto palliativo (ed anche questo fa parte dei nostri compiti). Impariamo , o ri-impariamo, a considerare che la scienza, il corpo umano, noi ed il caso abbiamo dei limiti insuperabili e non ci resta che cominciare ad accettarli.
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